scossa di magnitudo 4.4- Corriere.it

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La terra ha tremato in maniera forte alle 14.06 di venerdì nella costa ionica etnea. La scossa sismica è stata percepita in maniera chiara in quasi tutta la Sicilia orientale, l’area a più alta densità di cittadinanza dell’isola. Il terremoto è stato sentito in maniera più intensa a Catania e nella zona di Acireale, e non solo ai piani alti ma anche nei pianterreni delle abitazioni. Hanno tremato anche gli edifici della zona industriale etnea. Lungo la linea ferroviaria tra Siracusa, Catania e Messina la circolazione dei treni è stata limitata per effettuare alcuni accertamenti sulla linea da parte dei tecnici di Rfi.

Paura e preoccupazione

Vi sono state scene di paura, forte preoccupazione, con molte persone che sono scese in strada. Sono stati fatti evacuare per precauzione sia grandi centri commerciali etnei sia fabbriche della zona industriale dove lavorano complessivamente 10 mila persone (qui il video con le persone che vengono fatte uscire dall’Ikea). A Catania città, nel cuore del centro storico, è stato evacuato il liceo scientifico Boggio Lera, che si trova in un ex monastero che fa parte del patrimonio dell’Unesco. Centinaia le chiamate ai Vigili del fuoco, non si registrano allo stato danni a persone o cose. L’assenza di danni è dovuta alla notevole profondità, se fosse avvenuta con la stessa intensità a pochi chilometri l’impatto sarebbe stato diverso.

I dati del terremoto

L’epicentro della scossa sismica è stato individuato in una zona di mare a circa cinque chilometri a Sud-Est di Aci Castello. Secondo le rilevazioni tecnico-scientifiche dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) di Catania la scossa di terremoto, dapprima valutata in un range tra 4.4 e 4.9, è stata classificata di magnitudo 4.4 con una profondità di 17 chilometri. La profondità della genesi della scossa è il motivo per cui è stata percepita in quasi tutta la Sicilia orientale, anche in zone del Siracusano e del Ragusano. Gli scienziati dell’Ingv sostengono che per via della profondità «stupirebbe l’eventualità di danni», al momento infatti non segnalati. Anche se, va aggiunto, data la vastità dei territori interessanti dalla scossa sismica le verifiche sono in atto.

Le onde sismiche

La scossa partita dalla zona ionico-etnea ha attraversato la piana di Catania giungendo sino a Caltagirone (nella parte interna della provincia), e anche in questo Comune sono giunte diverse segnalazioni e chiamate ai Vigili del fuoco. L’area della Sicilia Orientale è la zona a più alto rischio sismico d’Europa, va ricordato che nel 1693 nella Val di Noto si è registrato il terremoto più forte e distruttivo della storia d’Europa. I geologi da tempo lanciano l’allarme sulla necessità di intervenire sul grande patrimonio abitativo con strutture moderne antisismiche.



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www.corriere.it
2023-04-21 14:03:45 ,

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